Monthly Archives: marzo 2016

INSIEME PER ENASARCO: “METTERE AL CENTRO LE ESIGENZE DEGLI AGENTI DI COMMERCIO”

Insieme per Enasarco

“Le elezioni di Enasarco rappresentano un’occasione storica di trasparenza e partecipazione per tutti gli agenti di commercio, chiamati – per la prima volta dalla fondazione dell’ente – ad eleggere l’Assemblea dei delegati”. Sono le parole pronunciate da Gianroberto Costa, coordinatore della coalizione “Insieme per Enasarco”, che riunisce le principali rappresentanze degli agenti di commercio  (Anasf, Fiarc, Fisascat-Cisl, Fnaarc, Usarci) e delle imprese mandanti (Confindustria, Confcommercio, Confesercenti e Confcooperative), in un incontro tenutosi a Roma con il mondo della politica svoltosi dopo una conferenza stampa di presentazione.

ISPEZIONI ENASARCO, IRREGOLARI L’83% DELLE AZIENDE

Anche nel corso del 2015 l’azione degli ispettori di vigilanza della Fondazione Enasarco è risultata particolarmente efficace. Su un totale di 3.522 aziende ispezionate quelle irregolari sono state 2.950, pari all’83,76%. Gli accertamenti svolti hanno in gran parte riguardato irregolarità sostanziali, come il riscontro di situazioni di elusione contributiva attraverso il ricordo di altre forme contrattuali, come il procacciamento d’affari.

INSIEME PER ENASARCO, LA COALIZIONE SI E’ PRESENTATA A BOLOGNA

Insieme per Enasarco

Insieme per Enasarco, la grande coalizione che riunisce le principali rappresentanze degli agenti di commercio e delle ditte mandanti, a cui aderisce anche Fnaarc Confcommercio, si è presentata a Bologna, nella sede dell’Unione regionale di Confcommercio. Noi eravamo presenti alla presentazione delle due liste promosse da Insieme per Enasarco: in rappresentanza degli agenti “Agenti per Enasarco”, e delle case mandanti “Imprese per Enasarco.

AGENTI E PROCACCIATORI D’AFFARI, DUE SENTENZE DELLA CASSAZIONE

Vi segnaliamo due sentenze della Corte di Cassazione (1 e 2 febbraio 2016, in particolare la numero 1856 e la 1974) che vertono sulla distinzione tra agenti e procacciatori d’affari. Le sentenze in questione, come ha evidenziato Enasarco, confermano la tesi da sempre sostenuta dalla Fondazione: “E’ procacciatore solo colui che opera in via del tutto episodica e occasionale attraverso la mera segnalazione di clienti”. Quindi, anche secondo la Corte di Cassazione, è illegittimo il comportamento di un’azienda che, per la promozione dei propri prodotti, si avvale di rapporti di procacciamento d’affari anziché rapporti di agenzia. Una scelta che evita il pagamento della contribuzione Enasarco.