C’è tempo fino al 30 aprile per firmare l’appello lanciato da Fnaarc Confcommercio, la Federazione nazionale degli agenti e rappresentanti di commercio, volto a chiedere maggiore attenzione per la categoria e a dire no all’aggravio burocratico e dei costi amministrativi legati all’acquisto di carburante con fattura elettronica.

Il messaggio – che arriva da una categoria forte di 250mila professionisti in tutta Italia e che è stata duramente colpita dalla crisi economica – è diretto al nuovo Parlamento.

Le richieste della Fnaarc sono: Irap, definizione per legge di cosa si intende per “autonoma organizzazione”, assolvendo gli agenti individuali dal pagamento di questa tassa; riduzione della contribuzione Inps per i giovani agenti; attualizzazione del valore di deducibilità per l’acquisto dell’automobile; no all’aumento dell’Iva dal 1° gennaio 2019 in sintonia con Confcommercio.
Anche negli uffici di Fnaarc Confcommercio Cesenate (via Giordano Bruno 118, Cesena) si può sottoscrivere l’appello: la raccolta firme è rivolta ad agenti iscritti e non.

“Gli agenti rappresentano l’insostituibile intermediazione del mercato e svolgono un ruolo propulsivo nell’attuale ripresa – dichiarano Alberto Petranzan, presidente nazionale della Fnaarc e Corrado Augusto Patrignani, presidente della Fnaarc Cesenate – Non chiediamo favoritismi, ma soltanto il giusto adeguamento di leggi e regolamenti che riguardano la categoria”.

Una seconda parte della raccolta firme riguarda l’abolizione della carta carburanti (dal 1° luglio 2018) e la sua sostituzione con la fattura elettronica per la detrazione del costo e relativo recupero dell’Iva. La Fnaarc chiede che il cambiamento non finisca col penalizzare gli agenti con nuovi costi amministrativi di gestione ed aggravio della burocrazia. Si chiede che le norme attuative prevedano l’utilizzo di Pos o di carte finalizzate in grado di semplificare il processo, automatizzando l’emissione della fattura elettronica.